Alleanza Italia, Regno Unito e Giappone: il progetto
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Direttore: Alessandro Plateroti

Alleanza Italia, Regno Unito e Giappone: il progetto

droni da guerra

Giunge la notizia di un’alleanza del tutto nuova tra i leader di Roma, Londra e Tokyo. Si tratta di un progetto che ha dell’incredibile.

Si vocifera circa una nuova alleanza che vede i Paesi del Giappone e del Regno Unito al fianco dell’Italia per cooperare sulla costruzione di un jet supersonico. Si tratta nella fattispecie di un aereo da combattimento. Si chiamerà Tempest. 

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La collaborazione

Stando alle indiscrezioni, il velivolo dovrebbe essere operativo entro l’anno 2035. La comunicazione è giunta attraverso un comunicato congiunto del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il premier britannico Rishi Sunak e quello giapponese Fumio Kishida.  

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Secondo il comunicato, i leader dei tre Paesi sono “impegnati a sostenere l’ordine internazionale basato sulle regole. Libero e aperto. Che è più importante che mai in un momento in cui le minacce e le aggressioni sono in aumento”. 

Si tratta di un’alleanza che non ha precedenti nella storia, orientata allo sviluppo e alla costruzione di un super jet caccia di sesta generazione. La funzione del velivolo sostituirà l’attuale Eurofighter Typhoon, nato dalla collaborazione di Italia, Regno Unito, Germania e Spagna. 

Cosa sappiamo sul progetto Tempest

La collaborazione tra Italia e Giappone è del tutto nuova. Secondo le indiscrezioni, Tempest sarà operativo per l’anno 2035. La fase di sviluppo avverrà un anno prima, nel 2024. Il comunicato dei tre leader di Roma, Toky e Londra prosegue: “Come leader di Italia, Giappone e Regno Unito, siamo impegnati a sostenere l’ordine internazionale basato sulle regole, libero e aperto. Che è più importante che mai in un momento in cui questi principi sono contestati e le minacce e le aggressioni sono in aumento”. 

Poi spiega: “Lavorando insieme in uno spirito di partnership paritaria, condividiamo i costi e i benefici di questo investimento nelle nostre persone e nelle nostre tecnologie. È importante notare che il programma sosterrà la capacità sovrana di tutti e tre i Paesi di progettare, fornire e aggiornare capacità aeree da combattimento all’avanguardia. Anche in futuro. Questo programma è stato progettato tenendo conto dei nostri alleati e partner. La futura interoperabilità con gli Stati Uniti, con la Nato e con i nostri partner in Europa, nell’Indo-Pacifico e a livello globale si riflette nel nome che abbiamo scelto per il nostro programma.

Infine conclude: “Questo concetto sarà al centro del suo sviluppo. Condividiamo l’ambizione che questo velivolo sia il fulcro di un più ampio sistema aereo da combattimento che funzionerà in più ambiti. La nostra speranza è che il Global Combat Air Programme, e attraverso di esso il nostro partenariato di capacità, sia una pietra miliare della sicurezza globale. Della stabilità e della prosperità nei prossimi decenni”. 

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ultimo aggiornamento: 9 Dicembre 2022 9:31

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